Apple Watch: la prova

Ventiquattro ore insieme al nuovo dispositivo della “Mela”. Vi raccontiamo com’è andata
Apple Watch: la prova

di Tommaso Gabba

Ma perché un altro dispositivo da ricaricare? Smartphone, tablet, computer portatile… e ora anche un orologio. Questa è il primo pensiero che ho quando vengo invitato da Apple a provare il nuovo Watch, in vendita in Italia da oggi.

Lo ammetto, sono piuttosto scettico, ma sono anche piuttosto curioso, perché mi rendo conto che questa “diavoleria” non è altro che uno spaccato di futuro. Volenti o nolenti, tra qualche anno sarà normale avere il proprio cellulare al polso e, devo ammettere, sono bastate due o tre ore di convivenza per cominciare a pensare che tutto sommato è comodo. Comodo perché finalmente comincio a capire a cosa serve, e cioè: ricevere o fare telefonate senza impegnare le mani (per esempio alla guida), leggere e rispondere ai messaggi senza avere in mano il telefono (sul divano, quando sento il classico ping da messaggio, non mi devo più alzare a cercare l’iPhone…), leggere le mail e vedere gli eventi del calendario direttamente al polso. Sempre dal polso, posso utilizzare le mie app preferite (meteo, news, musica, ecc, ecc,), usare le mappe e il navigatore del telefono quando sono in moto in città (uno sguardo al polso e so dove devo andare), monitorare l’attività fisica e… mi stavo dimenticando… serve anche a sapere che ora è.

Ma come funziona? Il Watch, dicevamo, non è un telefono, ma è (in buona parte) un clone dell’iPhone che avete in tasca perché ne duplica le funzioni rendendole accessibili direttamente dal polso. Sia chiaro, senza un iPhone questo orologio è inutile, perché funziona solo in collegamento con esso via Bluetooth e, se si ha uno smartphone Android, non è possibile collegarsi e sfruttarne le funzioni. Telefonare col Watch, quindi, è possibile perché utilizza il cellulare dell’iPhone, non perché ha un cellulare al suo interno. Anche le App, sono cloni di quelle che avete su telefono. Le migliori, quelle più evolute, hanno già un aggiornamento per essere automaticamente installate e utilizzate dal Watch. Per esempio, l’app delle News della CNN è già aggiornata e, se l’avete installata sull’iPhone, la vedrete (solo se lo desiderate) anche sull’orologio, con la possibilità di ricevere al polso direttamente le ultime notizie.

Una delle caratteristiche più interessanti del Watch è senza dubbio l’attenzione che ci permette di avere sul nostro stato di salute: alcune funzioni rilevano costantemente il movimento che facciamo (tramite dei sensori interni l’orologio sa se ci stiamo muovendo, se stiamo camminando, correndo o andando in bicicletta) e, in combinazione con il rilevatore del battito cardiaco, possiamo avere in tempo reale un quadro preciso dell’attività fisica che svolgiamo. Apple ha puntato molto sull’aspetto sportivo, infatti tra le varie serie in vendita, c’è anche quella “Sport”, realizzata in alluminio leggero e con un cinturino in gomma adatto all’attività fisica. Inoltre ha corredato l’orologio di un’app completa per l’allenamento: basta decidere che tipo di obiettivo vogliamo raggiungere, e lui monitorerà se ci stiamo comportando bene. Se, per esempio, voglio perdere qualche chilo, ci avviserà se non stiamo facendo abbastanza attività fisica, così come ci ricorderà di alzarci dalla sedia se rileva che siamo nella stessa posizione da troppo tempo. Ovviamente, sono disponibili anche le più popolari app sportive di terze parti, com Runkeeper, Runtastic o 7 Minute Workout che si integrano perfettamente con le funzioni dell’orologio.

E la batteria? Apple garantisce la giornata intera con una carica e, da quello che abbiamo visto nelle prime 24 ore (che sono quelle in cui ci si gioca di più) mantiene le promesse fatte. In ogni caso la ricarica è abbastanza veloce perché da zero al 100% ci mette un paio d’ore. Il caricatore, poi, è molto comodo, perché non ha spinotti, ma solamente un piccola piastra sulla quale appoggiare il dorso dell’orologio: il magnete al suo interno la guiderà nella posizione corretta per poter far partire la ricarica.

Il prezzo? È alto, in linea con tutti i prodotti Apple che fa sempre pagare al sua indiscutibile qualità costruttiva: la versione più economica è quella sportiva in alluminio, con prezzi che vanno da 419 euro per quello con cassa da 38 mm, fino a 469 euro per quello con cassa da 42mm. Ci vogliono invece 669 euro per l’edizione in acciaio con cinturino in gomma da 38 mm, fino ad arrivare a 1.269 euro per quello da 42 mm con cinturino a maglie. Infine, il top di gamma è l’Edition, con prezzi astronomici che vanno da 11.200 euro per la versione in oro rosa da 38 mm, fino a 16.400 euro per la versione da 42mm in oro giallo.

Alla fine, 24 ore con indosso il Watch mi hanno fatto cambiare idea: è utile. Quanto utile ancora non so, perché ha ancora ampi margini di sviluppo, ma di certo è il primo passo verso la “wearable technology”. Sono curioso di vedere a cosa porterà, al di là del giudizio positivo e negativo che si può avere. Quando è nato l’iPhone, non è nato solo un telefono, ma un modo diverso di rapportarsi con esso, facendolo diventare ben più di un terminale per parlare. E con esso sono nati miliardi di App che hanno permesso che il telefono diventasse un oggetto dai mille usi, quasi fosse il coltelli-no svizzero dei tempi moderni. Sarò lo stesso con questo nuovo oggetto? 

Le app sportive attualmente disponibili per l’Apple WatchRuntastic PRO GPS Running, Walking, Jogging, Distance TrackingLifesum - Lifestyle tracker & Calorie Counter Running and Walking with Emdomondo 7 Minute Workout “Seven” with High Intensity Interval Training Challenge Strava Running and Cycling - GPS Run and Ride TrackerFitStar YogaRuntastic Six Pack Abs Workout, Trainer and Core Exercises Fjuul - Activity Tracker for Fitness komoot - Cycling, Hiking, Road Bike & Mountain Biking Trails with GPS Navigation Cyclemaster GPS Human - Activity & Calorie Tracker The Bump - Week By Week Pregnancy and Newborn Tracker Pacer - Pedometer plus Weight and BMI Management

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