Sono passati poco più di 100 giorni dalla bufera svedese, con l'Italia fatta fuori dal Mondiale di Russia 2018. E ora che sul Paese si abbatte una tempesta non metaforica, in arrivo dalla Siberia, l'Italia del pallone cerca faticosamente di ripartire, con un orizzonte incerto e ancora poco stimolante. Per farlo si affida alle sapienti mani di uno che prima sul campo da giocatore e poi in panchina, alla guida dell'Under 21, ha dimostrato di avere fosforo e sostanza: Luigi Di Biagio.Le prime parole di Di Biagio commissario tecnico, oggi in conferenza stampa a Coverciano, dove è iniziato lo stage della Nazionale con 23 convocati, sono di circostanza, ma non troppo. "La mia sensazione - esordisce - è positiva. Normale che da parte mia ci sia voglia di dimostrare qualcosa di buono. Io oggi sono l'allenatore della Nazionale A. Chiamatemi come volete, traghettatore, non c'è problema. Io voglio far bene per questa squadra e questi ragazzi".