Nadal, ultimo ballo a Roma: "Spiace per Sinner". E su infortuni e Roland Garros…

Il campione maiorchino parla in conferenza stampa alla vigilia del suo esordio agli Internazionali d'Italia: "Qui ho ricordi indimenticabili, voglio dare il meglio"

ROMA - Rafa Nadal scalda il pubblico di Roma nel corso della conferenza stampa al Foro Italico alla vigilia del suo debutto agli Internazionali d’Italia contro il belga Zizou Bergs, numero 108 del ranking. La leggenda del tennis ha vissuto le ultime stagioni molto travagliate a causa di numerosi infortuni che lo hanno fatto scivolare al numero 305 del ranking mondiale, ma nella capitale italiana non poteva mancare la sua ultima apparizione prima del ritiro: “Sono stato qualche giorno a casa e sono arrivato qui sabato. Sono riuscito più o meno ad allenarmi bene negli ultimi giorni. Sono entusiasta di giocare a Roma. È un torneo che mi riporta a tanti ricordi indimenticabili. Penso giorno per giorno. E’ la mia terza settimana quasi consecutiva nel tour, il terzo torneo di fila e questo non accadeva da tantissimo tempo fa. Questa è una buona notizia. Devo andare avanti e continuare a esplorare me stesso e capire come potrò riuscire a giocare ogni giorno. Ma sì, sono felice di come mi sento oggi”.

Nadal e gli infortuni di Sinner e Alcaraz

Sugli infortuni che hanno costretto al forfait Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, tra le stelle più attese, Nadal dichiara: “I tanti infortuni? E’ una coincidenza che due dei migliori giocatori del mondo siano infortunati oggi. Quindi la conversazione è una conversazione molto più profonda se oggi i tre migliori giocatori del mondo non possono giocare a Roma. Se vogliamo parlare del perché le persone si infortunano, lo dico molto chiaramente: quando spingi il tuo corpo al limite, alla fine ti infortuni. Quando il gioco diventa sempre più veloce, ti infortuni. Quando giochi per gran parte dell’anno su campi in cemento e le superfici sono più dure per il corpo, ti infortuni. Questa è la risposta semplice”. Il campione maiorchino sottolinea: “Questo riguarda i tornei, il business, lo sport in sé. Questa è un'altra argomento su cui discutere. Alla fine i giocatori vogliono fare soldi. I tornei vogliono fare soldi. Allora è l'intero ciclo che si riunisce. Accettiamo quel ruolo. Le cose accadono. Non dovete dirmi degli infortuni, io ho perso molti tornei importanti nella mia carriera a causa degli infortuni. Non puoi lamentarti di questo. Accetti quello che sta succedendo. Ti infortuni, e devi recuperare bene”.

"Sinner e Alcaraz desidero incontrali al Roland Garros"

Nadal aggiunge: “Gli infortuni ci sono sempre stati. È la verità. Capisco che per voi sapere che Sinner non giochi qui sia una notizia terribile, soprattutto per come gioca quest'anno. Ma, voglio dire, possiamo parlarne per ore perché alla fine ne parliamo da così tanti anni. Ora che Carlos Alcaraz e Jannik non giocano qui, la discussione è di nuovo sul tavolo. Sinner e Alcaraz sono giovani. Avranno molte occasioni per giocare a Roma e avranno molto successo qui. Nessun dramma. Il torneo sopravvivrà anche senza Carlos e Jannik che sono giocatori estremamente importanti per qualsiasi evento, qualsiasi torneo oggi”. Poi si augura per Sinner ed Alcaraz un rapido recupero: “Soprattutto per l'Italia, non vedere Jannik giocare qui, dopo tutto quello che rappresenta oggi in questo paese, penso che sia una notizia terribile. Anche per me come spettatore, come suo collega, mi sento così triste per lui perché merita di giocare qui. Questo è tutto. Auguro a lui e a Carlos ovviamente tutto il meglio e desidero incontrarli al Roland Garros”.

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Nadal: "A Roma partite fantastiche"

Dieci volte campione sulla terra rossa di Roma, Nadal spiega: “L'unica cosa che cambia rispetto al passato è ovviamente che oggi non sono testa di serie. Sono il numero 300 al mondo. Non ho giocato per molto tempo, ma mi sono sempre sentito trattato molto bene dai giocatori, dai tornei, dalle persone che frequentano i tornei, dai media. Spero e credo davvero di aver avuto un buon rapporto quasi con tutti, no? Voglio dire, non è cambiato molto con gli anni. Ho avuto modo di conoscere sempre di più le persone che lavorano nei tornei, quindi il rapporto è molto più stretto oggi rispetto a 15 anni fa. E' normale, no? Costruisci quella relazione con il tempo. E’ fantastico per me essere qui a Roma dopo quasi due anni e rivedere tutte queste persone. È sempre una bella sensazione quando senti che le persone vogliono rivederti. La mia ultima volta qui a Roma? E’ sempre una bella sensazione giocare qui. La folla qui è molto appassionata. Non è il momento di spiegare tutte le emozioni che ho provato in questo torneo, su questo campo. Partite fantastiche con Coria, con Roger Federer le prime due volte che ho giocato qui. Poi sono riuscito a vincere quel torneo molte volte, no? E’ un torneo che fa parte della storia del nostro sport, molto tradizionale e importante nel nostro tour”.

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Nadal e la presenza al Roland Garros

La presenza al Roland Garros? Nadal risponde: "Non posso avere una risposta chiara. Prima di tutto voglio giocare qui a Roma. Questo è il torneo a cui partecipo oggi. Non penso al dopo. Se poi mi sentirò pronto per giocare al Roland Garros, non posso prevedere che tipo di emozioni avrò lì. Voglio solo godermi ogni giorno. A proposito, mi sto divertendo a giocare a tennis. Dipende sempre dal mio corpo fino a che punto posso andare avanti in termini di tempi. Sono felice di fare quello che sto facendo. Quando parlo di ritiro non è perché non sono più felice di giocare a tennis o non mi sento abbastanza competitivo. Non è così. Riguarda il fatto che il corpo non è stato in grado di giocare per settimane di seguito, non è stato in grado di permettermi di esercitarmi e di godermi gli allenamenti quotidianamente. Poi arriva un momento che non ha senso. Se non sei in grado di fare le cose nel modo giusto nella tua quotidianità, non sei in grado di divertirti a causa del dolore e degli infortuni nella tua quotidianità, è quasi impossibile avere successo o continuare a lottare per le cose che desideri”.

"Sono qui per fare del mio meglio"

"Anche dopo il torneo di Barcellona ho avuto dei momenti difficili - prosegue Nadal - Ma in una prospettiva generale la linea è senza dubbio buona. Sono felice di essere oggi dove sono perché un mese fa per me era quasi impossibile pensare di poter giocare a Barcellona, poi a Madrid e ora qui a Roma. Le cose stanno accadendo. È vero che ho potuto accettare la sfida, accettare che in alcuni momenti non ero in grado di spingere nella direzione in cui volevo spingere. Facendo le cose nel modo giusto e cercando di evitare molti rischi in termini di pressione sulle partite, sono riuscito a continuare a muovermi. Madrid è stato un buon test per me, giocando due giorni di fila, una partita in tre ore”. Poi conclude: “I miei sentimenti sono sempre migliori. Anche per quanto riguarda il tennis. Sono qui per fare del mio meglio. Domani è un inizio. Tutte le partite sono difficili per me oggi, difficili e più imprevedibili di quanto lo fossero una volta per me, soprattutto sulla terra battuta”.

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ROMA - Rafa Nadal scalda il pubblico di Roma nel corso della conferenza stampa al Foro Italico alla vigilia del suo debutto agli Internazionali d’Italia contro il belga Zizou Bergs, numero 108 del ranking. La leggenda del tennis ha vissuto le ultime stagioni molto travagliate a causa di numerosi infortuni che lo hanno fatto scivolare al numero 305 del ranking mondiale, ma nella capitale italiana non poteva mancare la sua ultima apparizione prima del ritiro: “Sono stato qualche giorno a casa e sono arrivato qui sabato. Sono riuscito più o meno ad allenarmi bene negli ultimi giorni. Sono entusiasta di giocare a Roma. È un torneo che mi riporta a tanti ricordi indimenticabili. Penso giorno per giorno. E’ la mia terza settimana quasi consecutiva nel tour, il terzo torneo di fila e questo non accadeva da tantissimo tempo fa. Questa è una buona notizia. Devo andare avanti e continuare a esplorare me stesso e capire come potrò riuscire a giocare ogni giorno. Ma sì, sono felice di come mi sento oggi”.

Nadal e gli infortuni di Sinner e Alcaraz

Sugli infortuni che hanno costretto al forfait Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, tra le stelle più attese, Nadal dichiara: “I tanti infortuni? E’ una coincidenza che due dei migliori giocatori del mondo siano infortunati oggi. Quindi la conversazione è una conversazione molto più profonda se oggi i tre migliori giocatori del mondo non possono giocare a Roma. Se vogliamo parlare del perché le persone si infortunano, lo dico molto chiaramente: quando spingi il tuo corpo al limite, alla fine ti infortuni. Quando il gioco diventa sempre più veloce, ti infortuni. Quando giochi per gran parte dell’anno su campi in cemento e le superfici sono più dure per il corpo, ti infortuni. Questa è la risposta semplice”. Il campione maiorchino sottolinea: “Questo riguarda i tornei, il business, lo sport in sé. Questa è un'altra argomento su cui discutere. Alla fine i giocatori vogliono fare soldi. I tornei vogliono fare soldi. Allora è l'intero ciclo che si riunisce. Accettiamo quel ruolo. Le cose accadono. Non dovete dirmi degli infortuni, io ho perso molti tornei importanti nella mia carriera a causa degli infortuni. Non puoi lamentarti di questo. Accetti quello che sta succedendo. Ti infortuni, e devi recuperare bene”.

"Sinner e Alcaraz desidero incontrali al Roland Garros"

Nadal aggiunge: “Gli infortuni ci sono sempre stati. È la verità. Capisco che per voi sapere che Sinner non giochi qui sia una notizia terribile, soprattutto per come gioca quest'anno. Ma, voglio dire, possiamo parlarne per ore perché alla fine ne parliamo da così tanti anni. Ora che Carlos Alcaraz e Jannik non giocano qui, la discussione è di nuovo sul tavolo. Sinner e Alcaraz sono giovani. Avranno molte occasioni per giocare a Roma e avranno molto successo qui. Nessun dramma. Il torneo sopravvivrà anche senza Carlos e Jannik che sono giocatori estremamente importanti per qualsiasi evento, qualsiasi torneo oggi”. Poi si augura per Sinner ed Alcaraz un rapido recupero: “Soprattutto per l'Italia, non vedere Jannik giocare qui, dopo tutto quello che rappresenta oggi in questo paese, penso che sia una notizia terribile. Anche per me come spettatore, come suo collega, mi sento così triste per lui perché merita di giocare qui. Questo è tutto. Auguro a lui e a Carlos ovviamente tutto il meglio e desidero incontrarli al Roland Garros”.

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