Allegri e Gasperini? Tra i 50 allenatori migliori al mondo: la classifica

La rivista FourFourTwo ha stilato la classifica dei tecnici più bravi attualmente in attività: non manca una bella fetta di Serie A

Chi vince è spesso inserito inevitabilmente tra i migliori, ma non sempre i trofei sono l'unico sinonimo di capacità e abilità, talvolta rivoluzionarie. FourFourTwo ha stilato la lista dei migliori 50 allenatori attualmente in attività. Alcuni si sono imposti negli ultimi tempi, altri invece hanno segnato un solco nella storia del calcio. Questa la classifica pubblicata dalla rivista: numerosi i tecnici della Serie A presenti.

Top allenatori: la classifica dal 50° al 41°

50° Christian Streich: Partendo dalle giovanili, una volta terminata la carriera da calciatore, ha allenato sempre e soltanto il Friburgo. È alla tredicesima stagione consecutiva primo allenatore dei rossoneri

49° Roberto Martinez: Viene notato per il gioco del suo Swansea City, con uno stile basato sul possesso, prima di passare al Wigan e conquistare la FA Cup. Poi tre anni all'Everton e la "generazione d'oro" del Belgio. I punti più alti il terzo posto ai Mondiali del 2018 e il primo posto nella classifica FIFA, ora Martinez si appresta a guidare il Portogallo agli Europei

48° Stefano Pioli: Dopo le ottime esperienze tra Bologna, Lazio e Fiorentina, la consacrazione al Milan. Ha ereditato una situazione non semplice, portando i rossoneri a rivincere uno Scudetto dopo 11 anni e a giocare la semifinale di Champions League nella passata edizione

47° Kieran McKenna: Dopo aver visto la sua carriera di giocatore al Tottenham interrotta da un infortunio, McKenna è passato ad allenare, inizialmente con gli Spurs U18 prima di trasferirsi al Manchester United, facendosi strada tra le giovanili fino alla squadra maggiore. La decisione dell'Ipswich Town di puntare su McKenna nel dicembre 2021, è stata una scelta ispirata, visto che ha ottenuto la promozione dalla League One nella sua prima stagione completa per poi portare quest'anno i Tractor Boys al ritorno in Premier League

46° Frank Schmidt: Quando Frank Schmidt ha assunto la guida dell'Heidenheim nel 2007, il club era appena diventato indipendente e si trovava nella quarta serie del calcio tedesco. Dopo 17 anni, l'Heidenheim si trova a competere in Bundesliga per la prima volta nella sua storia con una permanenza nel massimo campionato tedesco arrivato comodamente: è attualmente il più longevo allenatore del calcio tedesco

45° Sergio Conceicao: Arrivato al Porto nel 2017, con lui i Dragoes hanno vinto tre campionato e, in generale, 10 titoli. Il tutto giocando con uno stile di prima linea nonostante varie cessioni illustri negli anni. 

44° Mauricio Pochettino: Indimenticabile la sua parentesi al Tottenham, in cui non ha vinto titoli ma ha fatto giocare un calcio di livello agli Spurs, sapendo coltivare talenti quale Kane, Son ed Eriksen, arrivando a giocare addirittura una finale di Champions League. Dopo la parentesi al Psg (in cui ha vinto una Ligue 1, una Coppa di Lega e una Supercoppa), ora tenta (con non poche difficoltà) di far risorgere il Chelsea

43° Gareth Southgate: Dopo i 3 anni al Middlesbrough, dedica il resto della sua carriera alla nazionale. Prima come ct dell'U21 e poi, dal 2016, dell'Inghilterra dei grandi. Nelle ultime due competizioni internazionali ha raggiunto una finale (all'Europeo, perso in casa ai rigori contro l'Italia) e i quarti di finale (all'ultimo Mondiale, eliminato dalla Francia)

42° Peter Bosz: Ha fatto il giro d'Europa, con alterne fortune, allenado l'Ajax, il Borussia Dortmund, il Bayer Leverkusen e più recentemente il Lione. Sebbene abbia l'abitudine di scegliere incarichi non semplici per diversi motivi, al PSV ha trovato una base stabile e l'ha fatta funzionare. E infatti quest'anno ha riportato il titolo a Eindhoven dopo 6 anni

41° Luciano Spalletti: Le parentesi vincenti alla Roma, in mezzo l'esperienza allo Zenit in Russa. Poi l'approdo all'Inter, riportando i nerazzurri in Champions League dopo anni di latitanza. Infine il Napoli, dove è riuscito nell'impresa di conquistare lo Scudetto a distanza di 33 anni. Una consacrazione che lo ha portato ora a diventare ct dell'Italia: guiderà gli azzurri ai prossimi Europei

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I migliori coach dal 40° al 31° posto

40° Tite: Il manager del Flamengo compie 63 anni questo mese, è tornato a guidare un club dopo aver dato vita a una generazione di stelle della Seleçao, raggiungendo anche una finale di Copa America. È ancora un manager accorto, capace di trovare l'armonia con le stelle del calcio brasiliano, e il suo periodo come ct del Brasile lo dimostra

39° Ernesto Valverde: Ricordato soprattutto per i due anni e mezzo trascorsi al Barcellona, che gli hanno permesso di vincere due volte la Liga, ora è per il terzo anno alla guida dell'Athletic, con la squadra basca che è ancora in lotta per centrare un piazzamento in Champions League

38° David Moyes: Pezzo di storia del calcio inglese. Ebbe l'ingrato compito di succedere a Sir Alex Ferguson sulla panchina del Manchester United, poi le esperienze con Sunderland e Real Sociedad fino ad approdare al West Ham. L'anno scorso, quando ha portato la squadra in Conference League, è arrivato il primo successo, atteso da tempo, ma il suo periodo nell'est di Londra sembra volgere al termine, visto che il suo contratto è in scadenza e la tifoseria degli Hammers sembrerebbe chiedere uno stile di gioco più propositivo

37° Marco Silva: Arrivato nel 2021 al Fulham, riesce subito a vincere la Championship riportando il club in Premier. Poi, nel massimo campionato inglese, si piazza al 10° posto. Quest'anno si è salvato agevolmente stazionando comunque nelle zone di metà classifica

36° Erik ten Hag: Impossibile dimenticare quanto fatto all'Ajax: ha costruito una generazione d'oro, capace di vincere titoli nazionali ma anche di raggiungere una semifinale di Champions League, dopo un percorso straordinario. Decisamente differente il percorso al Manchester United, culminato quest'anno in un'annata dai record negativi: una quantità di gol subiti del genere, in una singola stagione, non si vedeva nei Red Devils dal 1977

35° Massimiliano Allegri: L'inizio sorprendente al Cagliari, il passaggio al Milan con cui vince lo Scudetto nel 2011. Nello scetticismo generale prende il posto di Antonio Conte sulla panchina della Juventus nel 2014, e in 5 anni fa ricredere tutti. Vince 5 volte la Serie A, 2 volte la Supercoppa e 4 Coppe Italia. Oltre a ciò, raggiunge due finali di Champions League. Nel 2021 torna in bianconero, con un rendimento fatto di alti e bassi

34° Thomas Frank: È il terzo manager più longevo della Premier League dopo Jurgen Klopp e Pep Guardiola, dimostrandosi versatile. Ha reso la sua squadra più fisica in Premier League, alternando il 4-3-3 e il 3-5-2. Il Brentford si è affermato nella massima serie, non rischia la retrocessione, e questo lo deve in gran parte al tecnico danese

33° Roger Schmidt: Secondo tedesco a dirigere il Benfica dopo il leggendario Jupp Heynckes. È diventato però il primo a vincere il titolo, e lo ha fatto in grande stile. Al suo primo anno ha vinto le prime 13 partite in Primeira Liga e Champions League, nel suo miglior inizio di stagione da quasi 40 anni a questa parte, vincendo il girone di Champions League con PSG e Juventus prima di arrivare ai quarti di finale. Il tutto dopo aver perso Darwin Nunez in estate ed Enzo Fernandez a metà stagione: questa stagione non è stata altrettanto rosea, ma Schmidt è ancora molto apprezzato per il suo lavoro in Portogallo

32° Adi Hutter: Viene ricordato per la clamorosa vittoria ai tempi del 'Gladbach sul Bayern Monaco. Riuscì a vincere per ben 5-0. Dopo la sola stagione con i bianconeroverdi, da quest'anno ha ripreso ad allenare in Francia, al Monaco, dove sta dimostrando tutte le sue qualità

31° Eric Roy: Con il suo Brest è destinato a qualificarsi per la prossima Champions League, superando tante squadre blasonate francesi. Come il Lens nella scorsa stagione, ha comandato un gruppo ben organizzato che una buona parte degli appassionati di calcio europei potrebbe addirittura non conoscere

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Migliori allenatori, la classifica fino al 21° posto

30° Ivan Juric: L'inizio di carriera al Genoa, poi due stagioni di successo al Verona, chiudendo al nono e al decimo posto nonostante il budget tra i più ridotti del campionato, prima di approdare al Torino. Lì, il croato ha continuato a piazzarsi perennemente a metà classifica, arrivando decimo nelle ultime due stagioni. Gioco a uomo, pressing forsennato, ma anche la capacità di valorizzare tantissimi calciatori

29° Edin Terzic: Il Borussia Dortmund, lo scorso anno, è quasi riuscito a spezzare la dinastia del Bayern Monaco in Bundesliga. Grandi meriti sono di Terzic, che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua rinascita. Anche se è arrivata la caduta all'ultimo ostacolo, il tecnico tedesco ha fatto giocare al Dortmund un calcio eccellente con una squadra vibrante, arrivando anche alle fasi conclusive della Champions League di quest'anno

28° Gary O'Neil: L'ex Middlesbrough ha guidato il Bournemouth verso la salvezza in Premier League nel 2022/23, con un rispettabile 15° posto in classifica. O'Neil si è poi unito al Wolverhampton, e con lui i Wanderers si sono trasformati in una delle sorprese della stagione, con uno stile di calcio basato principalmente sulla versatilità e sull'adattabilità

27° Marco Rose: L'esperienza al Borussia Dortmund non è andata secondo i piani, ma Marco Rose è ancora un allenatore di grande talento, ora al Lipsia. Predilige uno stile ad alta intensità, portando il Lipsia a vincere la DFB-Pokal lo scorso anno. Ma anche il suo lavoro con i singoli giocatori è eccellente: anche se col Dortumnd ha faticato, diversi calciatori sono migliorati sotto la sua guida, così come accaduto al Borussia Monchengladbach e al Salisburgo

26° Xavi Hernandez: Viste le sue qualità da calciatore, capace di leggere il gioco come pochissimi, le aspettative nel ruolo di tecnico sono state inevitabilmente altissime fin da subito. Dopo l'esperienza in Qatar ritorna al Barcellona nella veste di allenatore, riuscendo a vincere una Liga e una Supercoppa. Quest'anno le cose sono andate diversamente, con tanti alti e bassi nell'arco della stagione. Ma dopo l'annuncio dell'addio al termine del campionato, il tecnico è tornato sui suoi passi: sarà ancora lui alla guida dei blaugrana

25° Gian Piero Gasperini: Con la sua Atalanta è riuscito ad incantare, grazie ad un gioco moderno e alla valorizzazione di giovani o di talenti dal grande potenziale ma ancora inespressi. Indimenticabili le vittorie contro il Liverpool ad Anfield, ma anche le gare di Champions League con l'approdo alla semifinale nell'edizione del 2020 sfiorato. Non è ancora riuscito ad alzare un trofeo con i bergamaschi, ma quest'anno giocherà la finale di Coppa Italia e potrebbe approdare in finale di Europa League

24° Andoni Iraola: Il pressing ibrido e la sensibilità intrinseca del basco nello schierare i giocatori nel suo 4-2-3-1 hanno aiutato il Bournemouth a raggiungere un record di punti. Non si tratta solo della brillantezza in attacco: Iraola ha trasformato i centrocampisti offensivi in distruttori di gioco, le ali in terzini e ha utilizzato alla perfezione Justin Kluivert. Un percorso straordinario, e forse è solo l'inizio

23° Thiago Motta: Inizia il suo percorso da tecnico nel 2018 con le squadre dell'accademia del PSG, da lì in poi la crescita è stata tanto graduale quanto esponenziale, diventando uno dei giovani allenatori più interessanti d'Europa. Il Bologna si avvicina alla qualificazione per la Champions League in questa stagione. Dalla famosa citazione del 2-7-2 ad un gioco dominante e propositivo, che coinvolge tutti sia dal punto di vista tecnico-tattico che emotivo. Il suo futuro resta avvolto nel mistero: tante le big, Juve compresa, che lo cercano

22° Vincenzo Italiano: La Fiorentina è stata costruita a immagine e somiglianza del suo allenatore: Bene in fase di costruzione ed ambiziosa in attacco. Dalla guida dello Spezia verso la promozione, mantenendolo nella massima serie e poi il percorso con la Viola, con finali di Coppa sia in Europa che in Italia. E quest'anno potrebbe ripetersi in Conference League

21° Imanol Aguacil: Ha trasformato la Real Sociedad in un'unità d'attacco vibrante che attacca con immediatezza, nonostante il possesso palla. Questa stagione rispetto alla precedente è stata più difficile, ma Alguacil ha più che dimostrato il suo acume tattico, giocando un girone di Champions League di altissimo livello

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Top allenatori, dal 20° all'11° posto

20° Arne Slot: Una finale di Conference nella sua prima stagione, poi la vittoria del campionato. Con l'olandese, al Feyenoord sono inoltre fioriti calciatori come Luis Sinisterra, Tyrell Malacia, Marcos Senesi, Orkun Kokcu, Reiss Nelson e Santiago Gimenez. Predilige il gioco a quattro, l'inversione dei terzini e il pressing a tutto campo. Come tipico della Eredivisie, chiede alta intensità, ma a bordocampo è calmo e composto, sembra avere la stoffa dei grandi allenatori olandesi del passato. A 45 anni, la sua carriera è appena iniziata: ora viene il bello, con l'imminente approdo al Liverpool per sostituire Jurgen Klopp

19° Michel: Autore di una delle più belle favole calcistiche degli ultimi anni. Ha portato il Girona a competere per buona parte della stagione per la vittoria del campionato, centrando una storica qualificazione in Champions League. Un finale di stagione ad alti livelli, come dimostra la strepitosa vittoria in rimonta contro il Barcellona

18° Didier Deschamps: Inizia la carriera di allenatore dal Monaco nei primi anni 2000. Sfiora un'incredibile vittoria della Champions League, battuto però in finale dal Porto di José Mourinho nel 2004. I successi con Marsiglia e Juventus (nell'anno della Serie B), prima della grande occasione di allenare la Francia nel 2012, ruolo che ricopre tutt'ora. Alla guida dei Bleus, ha perso la finale dell'Europeo in casa nel 2016, si è rifatto vincendo il Mondiale del 2018, arrivando nuovamente in finale nel 2022 ma perdendo contro l'Argentina di Messi ai calci di rigore

17° Ange Postecoglou: Inizialmente messo in dubbio, Postecoglou ha conquistato i suoi critici con un calcio ad alta intensità e di possesso con il Tottenham. Il percorso si è via via complicato, con i tifosi degli Spurs che vorrebbero qualcosa di più: riuscirà, come spesso fatto in passato, a far ricredere i suoi detrattori con un colpo di coda?

16° Ruben Amorim: Un manager basato sul possesso, un titolo di campionato seguito nel 2021, un altro successo in questa stagione. Capace di sorprendere fin dai suoi esordi, non ci vorrà molto prima che arrivi sulla panchina di una grande. Il Liverpool era interessato, il West Ham anche, e sembra che il suo futuro sia lontano da Lisbona...

15° Sebastian Hoeness: Nipote della leggenda del Bayern Monaco Uli, con lo Stoccarda è riuscito a portare un gruppo di giocatori non proprio di prima fascia nella top 4 di Germania, valorizzando Serhou Guirassy, che non riesce a smettere di segnare. Una storia incredibile, che è stata trascurata in una stagione in cui il Bayer Leverkusen ha inaspettatamente conquistato il titolo. Tuttavia, il ritorno dello Stoccarda in Champions League è un risultato fenomenale, considerando la situazione in cui si è trovato il club nelle ultime stagioni

14° Thomas Tuchel: Un tattico, votato all'attacco, capace di leadership e controllo nelle situazioni più complicate, ma capace al contempo di gestire non al meglio le situazioni apparentemente più semplici. Gli anni al Dortmund e l'esperienza al Psg, la Champions vinta al Chelsea, poi il Bayern. A Monaco di Baviera un campionato vinto incredibilmente all'ultima giornata, quest'anno la sconfitta nei confronti del Leverkusen degli imbattibili. L'addio a fine stagione è già stato annunciato

13° Abel Ferreira: Tecnico non convenzionale, dice di aver imparato molto da Football Manager. E in effetti i titoli di Copa Libertadores sembrano roba da videogiochi. Apprezzato al Palmeiras per il senso di appartenenza percepito da tutti i lavoratori del club, ottimo rapporto con tutti passando dal cuoco alle giovanili, fino alla squadra professionistica e al consiglio di amministrazione. È già diventato una leggenda in Sudamerica per i suoi successi

12° Roberto De Zerbi: Innovazione e studio alla base del suo calcio. Identità di gioco ben precisa, fin dagli inizi e nelle esperienze con squadre meno blasonate. Benevento, Sassuolo, Shakhtar Donetsk e ora Brighton: ha lasciato una fortissima impronta in tutte le squadre in cui ha militato, ottenendo il risultato ma regalando anche un calcio divertente, valorizzando i calciatori a disposizione. Sarà la volta buona per il salto in una big?

11° Eddie Howe: Accettare di diventare il tecnico di un Newcastle destinato alla retrocessione nel 2021 sembrava una scelta strana, ma a due anni di distanza si è dimostrato tutt'altro. I Magpies hanno raggiunto la loro prima finale di Coppa in oltre 20 anni affrontando il Manchester United in Carabao Cup lo scorso febbraio, prima di qualificarsi per la Champions League con un eccezionale quarto posto finale. Al di là dei risultati, i cambiamenti apportati hanno dato una mentalità vincente, con un approccio frontale verso gli avversari

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Migliori allenatori, la top 10

10° Julian Nagelsmann: Giovanissimo, con idee brillanti: ad appena 30 anni dimostra di saper praticare un calcio dominante in fase di possesso palla e tatticamente flessibile. L'esperienza al Bayern Monaco non è terminata come sembrava auspicabile, potrà rifarsi alla guida della Germania ai prossimi Europei

9° Diego Simeone: Ha segnato un'epoca da allenatore dell'Atletico Madrid. Ha vinto l'Europa League per due volte, ha disputato due finali di Champions, vincendo anche il campionato in due occasioni oltre a due Supercoppe Europee e ad altri titoli nazionali. Risultati ottenuti per lo più grazie al "Cholismo", ovvero con la capacità di difendere in maniera granitica. Quando ha capito che quel tipo di gioco non dava più i frutti di un tempo, è stato però abile nel sapersi trasformare, perdendo in solidità ma con una verve offensiva decisamente diversa

8° Luis Enrique: Non semplici gli inizi di carriera, specie la parentesi alla Roma. Si è poi rifatto alla grande: indimenticabile il suo Barcellona, capace di vincere il Triplete nel 2015 incantando, e facendo rendere al massimo la MSN (Messi-Suarez-Neymar). Poi l'esperienza da ct della Spagna, con cui ha raggiunto una semifinale agli scorsi Europei. Alla prima stagione alla guida del Psg, ha vinto il campionato ed è arrivato in fondo alla Champions League

7° Simone Inzaghi: Che avesse capacità non comuni lo si era visto già alla Lazio. Buttato nella mischia in una situazione difficile, ha fatto esprimere ai biancocelesti un calcio bello e funzionale, portando a casa anche alcuni trofei. Decide di uscire dalla comfort zone, accasandosi all'Inter in una fase non semplice. Gioco che, col lavoro, è costantemente migliorato, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una finale di Champions League giocata, poi le vittorie in Coppa Italia (due), in Supercoppa Italiana (tre) e lo Scudetto conquistato aritmeticamente nel derby contro il Milan lo scorso 22 aprile

6° Mikel Arteta: L'apprendistato al fianco di Guardiola come vice, mixato con le sue idee, l'hanno portato a guidare l'Arsenal facendo esprimere un calcio divertente ed efficace. Ha portato a casa tre titoli con i Gunners, ma gli manca ancora il campionato: chissà se sarà questa la volta buona per trionfare in Premier League. La lotta, punto a punto, è proprio contro il Manchester City del suo mentore

5° Unai Emery: Quando ha lasciato l'Inghilterra dopo la disfatta dell'Arsenal, era difficile immaginare un suo ritorno al vertice. Eppure ha trasformato il suo minimo storico in una solida base di ripartenza. Negli anni a venire con Villarreal e Aston Villa il suo coronamento: club di medio livello elevate dalla sua capacità nel trasformarle in squadre più grandi, con il suo blocco centrale e la grande efficacia offensiva tramite le ali. Col Sottomarino Giallo Emery è stato tutto ciò che ci si aspettava dall'Arsenal. E ora il Villa è esattamente lo stesso

4° Carlo Ancelotti: Ciò che continua a sorprendere è la sua capacità di modellare le idee in base alla squadra a disposizione, oltre a possedere incredibili umiltà ed empatia nonostante abbia vinto tutto e tantissimo in carriera. Dopo i successi al Milan, al Chelsea e al Psg, è arrivato al Real Madrid facendogli vincere la Decima, un obiettivo che sembrava ormai irraggiungibile. Le poco positive esperienze con Napoli ed Everton, per poi tornare ai blancos e far risorgere di nuovo il club, riportandolo al successo in Spagna e in Europa

3° Xabi Alonso: Avere come allenatori Guardiola, Ancelotti, Mourinho, Benitez e Del Bosque nella carriera da calciatore lo ha sicuramente agevolato. Lui ha avuto la capacità di mixare il meglio di tutti e diventare, nonostante la giovanissima età, un allenatore rivoluzionario. Una striscia di imbattibilità storica col Bayer Leverkusen, ha interrotto la maledizione delle Aspirine portandoli a vincere il primo storico campionato. E potrebbe bissare in Europa League... Il tutto con un calcio fluido come pochi se ne sono visti

2° Jurgen Klopp: La testimonianza di come lavoro, costanza e perseveranza diano i propri frutti. Con tempo e dedizione ha raggiunto traguardi straordinari in qualsiasi club sia andato. Fu così al Dortmund, è stato così al Liverpool, dove ha vinto una Champions ma soprattutto è riuscito a riportare ad Anfield la Premier League dopo un'infinità di tempo. Ha fatto divertire, ha valorizzato i calciatori, è stato per i Reds tutto quello che si può desiderare da un tecnico. Al termine della stagione l'anno sabbatico, il grande interrogativo è: quando tornerà, da quale squadra ripartirà? 

1° Pep Guardiola: Non poteva che esserci lui al primo posto. Ha rivoluzionato il calcio con il suo Barcellona, ma è stato in grado di rinnovarsi costantemente. Intuizioni geniali, gioco spettacolare ovunque sia andato, ha segnato l'epoca moderna in fatto di allenatori, venendo considerato da moltissimi il migliore di tutti i tempi. Capace di vincere il Treble prima con il Barça e poi con il Manchester City, ottenendo la prima Champions nella storia dei Citizens. Sembra essere come il vino: più invecchia, più è buono

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Chi vince è spesso inserito inevitabilmente tra i migliori, ma non sempre i trofei sono l'unico sinonimo di capacità e abilità, talvolta rivoluzionarie. FourFourTwo ha stilato la lista dei migliori 50 allenatori attualmente in attività. Alcuni si sono imposti negli ultimi tempi, altri invece hanno segnato un solco nella storia del calcio. Questa la classifica pubblicata dalla rivista: numerosi i tecnici della Serie A presenti.

Top allenatori: la classifica dal 50° al 41°

50° Christian Streich: Partendo dalle giovanili, una volta terminata la carriera da calciatore, ha allenato sempre e soltanto il Friburgo. È alla tredicesima stagione consecutiva primo allenatore dei rossoneri

49° Roberto Martinez: Viene notato per il gioco del suo Swansea City, con uno stile basato sul possesso, prima di passare al Wigan e conquistare la FA Cup. Poi tre anni all'Everton e la "generazione d'oro" del Belgio. I punti più alti il terzo posto ai Mondiali del 2018 e il primo posto nella classifica FIFA, ora Martinez si appresta a guidare il Portogallo agli Europei

48° Stefano Pioli: Dopo le ottime esperienze tra Bologna, Lazio e Fiorentina, la consacrazione al Milan. Ha ereditato una situazione non semplice, portando i rossoneri a rivincere uno Scudetto dopo 11 anni e a giocare la semifinale di Champions League nella passata edizione

47° Kieran McKenna: Dopo aver visto la sua carriera di giocatore al Tottenham interrotta da un infortunio, McKenna è passato ad allenare, inizialmente con gli Spurs U18 prima di trasferirsi al Manchester United, facendosi strada tra le giovanili fino alla squadra maggiore. La decisione dell'Ipswich Town di puntare su McKenna nel dicembre 2021, è stata una scelta ispirata, visto che ha ottenuto la promozione dalla League One nella sua prima stagione completa per poi portare quest'anno i Tractor Boys al ritorno in Premier League

46° Frank Schmidt: Quando Frank Schmidt ha assunto la guida dell'Heidenheim nel 2007, il club era appena diventato indipendente e si trovava nella quarta serie del calcio tedesco. Dopo 17 anni, l'Heidenheim si trova a competere in Bundesliga per la prima volta nella sua storia con una permanenza nel massimo campionato tedesco arrivato comodamente: è attualmente il più longevo allenatore del calcio tedesco

45° Sergio Conceicao: Arrivato al Porto nel 2017, con lui i Dragoes hanno vinto tre campionato e, in generale, 10 titoli. Il tutto giocando con uno stile di prima linea nonostante varie cessioni illustri negli anni. 

44° Mauricio Pochettino: Indimenticabile la sua parentesi al Tottenham, in cui non ha vinto titoli ma ha fatto giocare un calcio di livello agli Spurs, sapendo coltivare talenti quale Kane, Son ed Eriksen, arrivando a giocare addirittura una finale di Champions League. Dopo la parentesi al Psg (in cui ha vinto una Ligue 1, una Coppa di Lega e una Supercoppa), ora tenta (con non poche difficoltà) di far risorgere il Chelsea

43° Gareth Southgate: Dopo i 3 anni al Middlesbrough, dedica il resto della sua carriera alla nazionale. Prima come ct dell'U21 e poi, dal 2016, dell'Inghilterra dei grandi. Nelle ultime due competizioni internazionali ha raggiunto una finale (all'Europeo, perso in casa ai rigori contro l'Italia) e i quarti di finale (all'ultimo Mondiale, eliminato dalla Francia)

42° Peter Bosz: Ha fatto il giro d'Europa, con alterne fortune, allenado l'Ajax, il Borussia Dortmund, il Bayer Leverkusen e più recentemente il Lione. Sebbene abbia l'abitudine di scegliere incarichi non semplici per diversi motivi, al PSV ha trovato una base stabile e l'ha fatta funzionare. E infatti quest'anno ha riportato il titolo a Eindhoven dopo 6 anni

41° Luciano Spalletti: Le parentesi vincenti alla Roma, in mezzo l'esperienza allo Zenit in Russa. Poi l'approdo all'Inter, riportando i nerazzurri in Champions League dopo anni di latitanza. Infine il Napoli, dove è riuscito nell'impresa di conquistare lo Scudetto a distanza di 33 anni. Una consacrazione che lo ha portato ora a diventare ct dell'Italia: guiderà gli azzurri ai prossimi Europei

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