Torino, vittoria d'orgoglio a Verona. Savva olè e Pellegri s'è desto

La squadra di Juric continua a sognare l'Europa. Primo tempo incolore, poi la riscossa con il giovane cipriota (per il pari) e con Pietro (per il successo)
Torino, vittoria d'orgoglio a Verona. Savva olè e Pellegri s'è desto© ANSA

TORINO - Nel momento del massimo sconforto, quando Swiderski aveva portato in vantaggio il Verona al Bentegodi e il Torino sembrava avviato alla sesta partita consecutiva senza vittorie, due reti in sei minuti hanno riaperto la corsa granata all’Europa, adesso potenzialmente distante un solo punto dopo la sconfitta del Napoli contro il Bologna. Sul successo ci sono le firme di Zanos Savva e Pietro Pellegri, entrambi entrati nella ripresa. Il diciottenne cipriota era addirittura all’esordio in Serie A: da mesi Juric lo ha tolto alla Primavera senza però mai utilizzarlo e oggi, otto minuti dopo essere entrato in campo al posto di Bellanova, ha sfruttato nel migliore dei modi un cross di Lazaro. E ancora dall’austriaco è nato il raddoppio, realizzato da Pellegri - che aveva sostituito Zapata - con un bellissimo tiro da posizione defilata, passato tra le gambe di Montipò e poi finito in rete dopo aver colpito entrambi i pali. Insomma, quando la stagione sembrava ormai conclusa, ecco il clamoroso uno-due che ha riacceso le speranze della rimonta, complicando la vita al Verona, che sperava di festeggiare la salvezza e invece dovrà ancora aspettare.

Torino, all'inferno e ritorno

Non è stata una partita semplice, perché Juric ha schierato Zapata non al meglio e ha dovuto rinunciare a Buongiorno, seduto in panchina solo per spirito di squadra. E per più di un’ora si è visto pochissimo da entrambe le parti, fino al vantaggio gialloblù, segnato dal polacco Swiderski e propiziato da una rimessa laterale sbagliata da Tameze. Lì, finalmente, il Toro si è acceso, grazie anche all’ingresso di Savva e al conseguente spostamento sulla destra di Lazaro, mossa che ha messo oltremodo in difficoltà il Verona, forse convinto di avere ormai in pugno la gara. E così i granata sono tornati a segnare dopo 431 minuti (ultima rete a Empoli il 6 aprile) e sono tornati a vincere dopo una striscia negativa di cinque partite (ultimo successo contro il Monza il 30 marzo).

Torino, l'Europa, i tifosi e il futuro

Adesso, i granata sono attesi da due match complicati, sabato in casa con il Milan e poi a Bergamo, ma è evidente che lo slancio di questi tre punti può cambiare le prospettive, in un momento delicatissimo dopo l’episodio del 4 maggio, quando due giocatori hanno deriso i tifosi a Superga. La società li ha puniti, la squadra in blocco si è scusata, ma la ferita resta aperta, come ha dimostrato lo striscione esposto al Bentegodi nel settore (semivuoto) riservato al popolo granata: “Giocatori senza dignità specchio di questa società. Via Cairo e gli ingrati dalla nostra città”.

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