Sinner, sei mesi leggendari: solo 3 ko sul campo!
Basta guardare i numeri per rendersi conto di come Sinner sia oramai diventato una vera e propria forza della natura. Dopo l’eliminazione agli scorsi Us Open 2023 contro Zverev, quarto Slam dell’anno, l’azzurro ha messo il turbo scalando la classifica e inanellando una serie di risultati impressionante: 46 partite giocate, 42 vittorie e solo 4 sconfitte (di cui una peraltro ottenuta senza giocare, quando proprio Sinner decise di ritirarsi dal torneo di Parigi-Bercy, non giocando il match contro De Minaur dopo aver battuto McDonald e aver chiuso la sua partita a notte inoltrata). In questo calcolo sono inserite anche le due esibizioni al Kooyong Classic nella prima metà di gennaio, prima dell'Australian (i match vinti contro Polmans e Ruud), ma anche se levassimo queste due partite il dato manterrebbe il suo significato. Limitando invece lo sguardo alle ultime 35 partite di Sinner, Jannik ne ha vinte 33 perdendo solo in due occasioni (dunque non considerando il ritiro in Francia)!
Shelton (ottavi di finale in Cina), Djokovic (finale delle Nitto Atp Finals di Torino) e Alcaraz (finale Indian Wells 2024): questi gli unici tre giocatori ad aver sconfitto Sinner sul campo negli ultimi sei mesi (204 giorni per l'esattezza)! Cinque tornei vinti (Pechino, Vienna, Coppa Davis, Australian Open e Rotterdam), un'altra finale (Atp Finals a Torino) e una semifinale (Indian Wells) raggiunte. Numeri impressionanti, storici, da record.
Sinner numero 2 del mondo già a Miami: cosa deve succedere
Ma la sfida tra Sinner e Medvedev (11° capitolo della rivalità, bilancio di 6 a 4 in favore del russo ma con l’azzurro capace di vincere le ultime 4 di fila) sarà un passaggio fondamentale per la scalata di Jannik alla vetta del ranking ATP. In questo momento la situazione vede Djokovic al primo posto, Alcaraz secondo, Sinner terzo e Medvedev quarto.
Il torneo di Miami però, proprio in virtù del funzionamento dell’assegnazione dei punti ai giocatori, può cambiare molto velocemente gli equilibri, permettendo all’azzurro di avvicinarsi ulteriormente al campione serbo e dunque di superare Alcaraz. Vediamo come.