TORINO - Archiviato il 2-2 in rimonta conquistato in campionato all'Unipol Domus contro il Cagliari, la Juve torna in campo martedì alle 21, quando allo stadio Olimpico di Roma sfiderà la Lazio nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. I bianconeri partono in vantaggio grazie al successo nella gara d'andata allo Stadium firmato Chiesa-Vlahovic lo scorso 2 aprile. Terzo confronto nel giro di un mese contro il grande ex Igor Tudor (il croato parlerà alle 14 a Formello), che il 30 marzo scorso ha bagnato il proprio esordio sulla panchina dei capitolini battendo la Vecchia Signora in campionato grazie al colpo di testa di Marusic al 93'. La Lazio, che al termine della stagione perderà Luis Alberto, autore del gol vittoria venerdì a Marassi contro il Genoa, e Felipe Anderson (il brasiliano non andrà alla Juve ma dopo 11 anni in Europa tornerà in patria per vestire la maglia del Palmeiras), vuole ribaltare l'esito del primo round mentre la Juve vuole tornare a mettere un trofeo in bacheca dopo due stagioni di magra (l'ultimo titolo fu proprio la Coppa Italia vinta in finale da Pirlo il 19 maggio 2021 contro l'Atalanta). Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri presenta la sfida contro i biancocelesti nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Allegri presenta Lazio-Juve
"Troveremo una Lazio che vorrà fare la partita con grande aggressività. Sta cambiando rispetto alla Lazio di Sarri. Bisogna fare una grande partita e giocare con personalità soprattutto quando avremo la palla - commenta -. Siamo partiti con l'obiettivo della Champions e la Coppa Italia. Domani capiremo se saremo stati bravi a centrare la finale. Non bisogna avere paura". Sulla paura di chiudere la terza stagione a zero titoli: "Non bisogna avere paura, il calcio ti dà sempre opportunità. Va vissuta con grande voglia, determinazione e desiderio di arrivare in finale. Bisogna fare il massimo. Poi se saranno più bravi gli altri applaudiremo. In campionato è ancora lunga perchè abbiamo tanti scontri diretti. In questo momento qui non bisogna pensare al futuro, bisogna restare concentrati per portare a casa gli obiettivi per cui abbiamo lavorato e per cui stiamo lavorando da 7-8 mesi e per arrivare all’ultimo mese dove si decidono i campionati, le coppe e i posti in Champions. Questo è il momento più importante e più difficile."