Sinner, frase shock sull'infortunio: "Non voglio buttare tre anni di carriera"

Il tennista altoatesino ha parlato delle sue condizioni fisiche dopo l'annuncio del forfait agli Internazionali di Roma

Jannik Sinner non parteciperà agli Internazionali di Roma. Il tennista altoatesino nella giornata di ieri ha annunciato il suo forfait a causa del problema all'anca che lo aveva costretto a rinunciare ai quarti di finale a Madrid e oggi ha parlato in conferenza stampa agli Internazionali BNL d'Italia per parlare delle sue condizioni. Sinner ha dichiarato: "Prima di Madrid stavo meglio, ci sono stati dei giorni in cui andava meglio e altri in cui sentivo di più. Era una situazione strana, ai sedicesimi ho sentito abbastanza dolore e prima degli ottavi stava riandando meglio ma sapevo che c'era qualcosa che non andava. Dopo la risonanza abbiamo visto che c'era qualcosa che non era apposto al 100%. Dopo la rinuncia di Madrid abbiamo fatto altri esami e abbiamo preso questa decisione non facile. Roma per me è il torneo più speciale dell'anno, c'è da accettarlo anche se fa male, non solo a me ma credo a tanti tifosi. Succede, ho 22 anni, speriamo di rigiocare fino a 15 anni qua".

Sinner: "Non la vedo come una sconfitta"

Jannik ha proseguito: "Il bicchiere è abbastanza pieno per la stagione che stiamo facendo, ci saranno sempre momenti di difficoltà. Certi infortuni si possono prevenire e altri no, abbiamo fatto un grande lavoro. L’anno scorso ho fatto una stagione intera senza infortuni, ora impariamo da queste cose. A Montecarlo ero un po’ stanco dopo Indian Wells e Miami ma il corpo ha reagito bene. Sarà da capire come gestire meglio la situazione, se giocare Montecarlo o no. Non si può essere perfetti, io vorrei giocare in tutti i tornei. Ero il primo a dire di provare comunque, ma se sono più persone contro una poi è difficile. Non la vedo come una sconfitta, ci saranno cose che si possono fare meglio".

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"Parigi? Solo se sarò al 100%"

Sinner ha poi aggiunto: "Non so se ho fatto qualche errore, mi rendo conto che il riposo è molto importante. Quando posso riposare un paio di giorni lo faccio, è importante anche dal punto di vista mentale. Dopo Montecarlo non ho toccato racchetta per cinque giorni, mi sono sentito bene quando sono arrivato a Madrid ma poi la situazione è peggiorata. Io sono abbastanza tranquillo. Ora sarà un periodo senza giocare, dobbiamo vedere dalla prossima settimana in poi come lavorarci. Dobbiamo decidere ancora alcune cose, la preparazione per Parigi non sarà ottimale perchè siamo abbastanza stretti. Io e il mio team in ogni caso daremo il massimo per arrivare con una percentuale più alta di competere. Arrivarci senza partite qua a Roma non è semplice, questo è un torneo importante per poi andare a Parigi".

Sinner, il futuro tra Parigi e Torino

L'altoatesino ha poi parlato dei prossimi appuntamenti e delle sue ambizioni: "Fino a questo momento non ho mai avuto problemi fisici quando abbiamo cambiato tra terra e erba, non faccio i movimenti che faccio normalmente e per ora ci faccio molta attenzione. Stiamo lavorando a bassa intensità, ci saranno più risposte tra una settimana o una settimana e mezzo. A Parigi giocherò solo se sarò al 100%, se ci sarà mezzo dubbio dovremmo vedere. L’appuntamento clou della stagione era Roma, spero di avere la possibilità di giocare a Torino. Tutte quelle che posso fare in Italia per me sono speciali. Era molto importante anche a livello di punti, sono in una buona posizione ma questo ora è secondario. Ora il mio obiettivo è quello di andare a Torino".

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"Non voglio buttare tre anni di carriera"

Infine, Jannik ha parlato nuovamente del suo problema fisico: "Non voglio entrare nei dettagli, pensavamo che non fosse nulla di grave ma con la risonanza abbiamo visto che c’è qualcosa che non va al 100%. Abbiamo tutto sotto controllo, se non dovesse essere curato completamente mi fermerò per un altro po’. Non voglio buttare via tre anni di carriera in futuro, non ho fretta anche se fa male. Curare il corpo è più importante di tutto il resto. Non sempre se uno si fa male commette un errore. Ci siamo presi delle giornate di riposo dopo Montecarlo che servivano. Ci siamo allenati fisicamente lì per mettere benzina. Abbiamo fatto tutto in maniera giusta. Se dovessi tornare indietro non so cosa farei meglio o in modo diverso, è da tanto che non avevo un infortunio. Speriamo di tornare più forti di prima".

Binaghi: "Sinner, pensavamo che..."

Insieme a Jannik c'era anche Angelo Binaghi. Il presidente della FITP ha dichiarato: "Essere qui fa onore a Jannik e rende onore alla nostra manifestazione. In uno sport come il nostro la Federazione debba avere il compito di stare vicino ai nostri campioni nei momenti di difficoltà. È troppo facile farlo quando si vincono gli Australian Open. Per Jannik è un momento di difficoltà, la sua telefonata di ieri è stata una coltellata. Ormai pensavo che il pericolo fosse scampato, sembrava che tutto fosse rientrato. Sarebbe dovuta essere la sua festa, credo che la scelta sia stata giusta ed il merito è del suo staff".

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Jannik Sinner non parteciperà agli Internazionali di Roma. Il tennista altoatesino nella giornata di ieri ha annunciato il suo forfait a causa del problema all'anca che lo aveva costretto a rinunciare ai quarti di finale a Madrid e oggi ha parlato in conferenza stampa agli Internazionali BNL d'Italia per parlare delle sue condizioni. Sinner ha dichiarato: "Prima di Madrid stavo meglio, ci sono stati dei giorni in cui andava meglio e altri in cui sentivo di più. Era una situazione strana, ai sedicesimi ho sentito abbastanza dolore e prima degli ottavi stava riandando meglio ma sapevo che c'era qualcosa che non andava. Dopo la risonanza abbiamo visto che c'era qualcosa che non era apposto al 100%. Dopo la rinuncia di Madrid abbiamo fatto altri esami e abbiamo preso questa decisione non facile. Roma per me è il torneo più speciale dell'anno, c'è da accettarlo anche se fa male, non solo a me ma credo a tanti tifosi. Succede, ho 22 anni, speriamo di rigiocare fino a 15 anni qua".

Sinner: "Non la vedo come una sconfitta"

Jannik ha proseguito: "Il bicchiere è abbastanza pieno per la stagione che stiamo facendo, ci saranno sempre momenti di difficoltà. Certi infortuni si possono prevenire e altri no, abbiamo fatto un grande lavoro. L’anno scorso ho fatto una stagione intera senza infortuni, ora impariamo da queste cose. A Montecarlo ero un po’ stanco dopo Indian Wells e Miami ma il corpo ha reagito bene. Sarà da capire come gestire meglio la situazione, se giocare Montecarlo o no. Non si può essere perfetti, io vorrei giocare in tutti i tornei. Ero il primo a dire di provare comunque, ma se sono più persone contro una poi è difficile. Non la vedo come una sconfitta, ci saranno cose che si possono fare meglio".

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