Pagelle Juve: Vlahovic inquieto, Chiesa strappa e non sparisce, Rabiot e le valigie

Voti e giudizi della prova bianconera all'Olimpico contro la Roma: Danilo non frena Baldanzi, Cambiaso sbaglia troppi appoggi

La Juve pareggia all'Olimpico contro la Roma e fa un altro piccolo passo verso l'aritmetica qualificazione alla prossima Champions League. È il quarto pari consecutivo per la squadra di Allegri, che prima va sotto (a sbloccare la gara è il protagonista del tormentone della scorsa estate, Lukaku) e poi ristabilisce la parità con un'incornata di Bremer ben servito da Chiesa. A inizio ripresa è sempre Chiesa, particolarmente ispirato, a sfiorare il gol del vantaggio con un sinistro che finisce sul palo. Poi è bravo Svilar a salvare su Rabiot, Locatelli e Kean. Anche la Roma ha le chance per portare i tre punti a casa, soprattutto con Pellegrini e Kristensen. Ora la Juve ha la chance con la Salernitana di centrare l'obiettivo Champions per poi giocarsi la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta il 15 maggio: vincerla sarebbe il modo migliore, per Allegri, per chiudere un triennio lontano dai fasti delle prime cinque stagioni alla guida del club bianconero.

Pagelle Juve: Szczesny 6,5

Le conclusioni giallorosse vengono ribattute più dai difensori - di piede, di testa, di disperazione - che da lui. Almeno fino al minuto 94, quando abbassa la saracinesca davanti ad Abraham con un’uscita salvifica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gatti 5.5

La sfida a sportellate con Lukaku pare dargli godimento, ma su gol del belga ha più d’una responsabilità per il maldestro tentativo di rinvio che si trasforma in assist per il giallorosso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bremer 7

E tre: dopo le incornate vincenti con il Cagliari e a Lecce, si conferma una delle armi offensive più pericolose di questa Juventus che dispone di poche idee nei piedi. Ah, e difende forte come al solito: sul taccuino spicca un salvataggio provvidenziale nella ripresa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Danilo 5

Molle come raramente gli succede. Dalla sua parte la Roma sfonda con troppa facilità, dal suo lato nasce il gol di Lukaku. E per contenere lo scatenato Baldanzi è costretto a ricorrere anche alle cattive.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Weah 5.5

Prende un giallo evitabile in avvio che ne condiziona la fase difensiva, rischia di prenderne un altro nella ripresa e subito Allegri lo toglie dal campo: in mezzo corsa e dinamismo, ma deve ancora dimostrare di essere davvero da Juventus. Rimandato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

McKennie 5.5

Meno “prezzemolino” del solito, limita le apparizioni nelle azioni offensive dei bianconeri. Quando scatena la corsa indovina comunque un cioccolatino che Locatelli, a centro area, non sfrutta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Locatelli 5.5

Si accende strada facendo, anche se dissemina lungo il cammino troppi errori tecnici e troppi palloni mal gestiti. Avrebbe l’occasione per colpire, di testa nel primo tempo e in scivolata nella ripresa, ma manca l’appuntamento con il gol: almeno, nell’area opposta, evita che la Roma trovi quello del 2-1 immolandosi con tutto il corpo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rabiot 5.5

Il “body language”, da un po’ di tempo a questa parte, è quello di chi per l’estate pensa più alle valigie che alle radici. Meglio nella ripresa, quando il motore è finalmente caldo, come spesso gli capita. Ma le prestazioni di dodici mesi fa sono distanti, e non di poco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cambiaso 5.5

L’energia non gli difetta, la voglia di incidere nemmeno. Il risultato, però, questa volta è modesto: sbaglia troppi appoggi, anche semplici, e troppe sgroppate si perdono nel vuoto.
Alcaraz (40’ st) ng

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vlahovic 5

Una sola rete nelle ultime otto partite di campionato, “and counting” come direbbero gli anglosassoni. Spreca un prezioso pallone servito da Chiesa in avvio, arriva sempre tardi sui palloni che attraversano l’area: la scusa dei mancati rifornimenti, questa volta, non regge. Urge ritrovare il gol: con quelle tornerebbero anche fiducia e, soprattutto, serenità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa 7

Chiesa che fa il Chiesa è esattamente quello che serve a questa Juventus, quello che in realtà farebbe comodo quasi a qualsiasi squadra in Europa. Strappa con facilità e continuità, senza sparire dal campo per lunghe mezzore, infilando le maglie giallorosse e rifornendo Vlahovic di palloni. La giocata che si infrange sul palo in avvio di ripresa, con dribbling di destro e diagonale di sinistro, avrebbe meritato ben altra fortuna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kostic (16’ st) 5.5

Impatto incerto, come la gestione del pallone in occasione di più d’una (possibile) ripartenza bianconera.

Milik (31’ st) 6

Utile alla causa.

Kean (31’ st) 6

Vicino al gol della vittoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

All. Allegri 6

Il traguardo è sempre più vicino, le modalità attraverso le quali tagliarlo sempre meno entusiasmanti. Saggio con Weah, forse un po’ meno con Chiesa: per una volta in cui stava facendo il Chiesa…

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juve pareggia all'Olimpico contro la Roma e fa un altro piccolo passo verso l'aritmetica qualificazione alla prossima Champions League. È il quarto pari consecutivo per la squadra di Allegri, che prima va sotto (a sbloccare la gara è il protagonista del tormentone della scorsa estate, Lukaku) e poi ristabilisce la parità con un'incornata di Bremer ben servito da Chiesa. A inizio ripresa è sempre Chiesa, particolarmente ispirato, a sfiorare il gol del vantaggio con un sinistro che finisce sul palo. Poi è bravo Svilar a salvare su Rabiot, Locatelli e Kean. Anche la Roma ha le chance per portare i tre punti a casa, soprattutto con Pellegrini e Kristensen. Ora la Juve ha la chance con la Salernitana di centrare l'obiettivo Champions per poi giocarsi la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta il 15 maggio: vincerla sarebbe il modo migliore, per Allegri, per chiudere un triennio lontano dai fasti delle prime cinque stagioni alla guida del club bianconero.

Pagelle Juve: Szczesny 6,5

Le conclusioni giallorosse vengono ribattute più dai difensori - di piede, di testa, di disperazione - che da lui. Almeno fino al minuto 94, quando abbassa la saracinesca davanti ad Abraham con un’uscita salvifica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...