MILANO - Un attacco all’autonomia dello sport professionistico italiano. Una riforma in linea con quello che avviene da un decennio in Spagna e sta per ripetersi in Gran Bretagna. Sono le due opposte visioni della bozza di testo legislativo, elaborata dal ministero dello Sport, che prevede l’istituzione di una nuova 'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche'. Sarà incardinata presso il dicastero guidato da Andrea Abodi, ex presidente della Lega B e del Credito Sportivo, anche se avrà potestà regolamentare autonoma, come accade per le altre authority indipendenti pubbliche.
Il controllo del Governo e le tensioni con Gravina
La bozza sarà esaminata nel prossimo Consiglio dei ministri insieme ad altre misure di un decreto interamente dedicato allo sport. Verrebbe così esautorata la Covisoc, la Commissione di vigilanza della Figc. Interessata anche la Comtec della Federazione italiana pallacanestro, l’unico altro sport di squadra professionistico in Italia. Secondo il ministero, l’Agenzia rientra nella stessa logica seguita da tempo in Spagna. E viene sottolineato che anche la Premier League è sempre più monitorata dal governo britannico. L’ultima parola sull’iscrizione di una squadra spetterà al Consiglio federale, visto che l’Agenzia esprimerà il suo parere sui paletti economici, ma non dirà nulla sui requisiti infrastrutturali (ma è evidente che sono soprattutto i primi a pesare).